Girolamo Savonarola
Trattato sul governo di Firenze
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Girolamo Savonarola, frate domenicano nato a Ferrara nel 1452, cominciò le sue prediche contro la corruzione dei costumi e contro il clero intorno al 1482 dal pulpito della chiesa del Convento fiorentino di San Marco. Successivamente, col crescere inarrestabile di fedeli, fu la più vasta chiesa di Santa Maria del Fiore ad ospitare la tonante voce del Savonarola.
Il 9 novembre del 1494, in seguito alla vittoriosa calata dell’Imperatore Carlo VIII in Italia, i fiorentini cacciarono i Medici da Firenze, e il frate Savonarola, da sempre antimediceo, fu indicato come l’uomo deputato ad organizzare la Repubblica.
Ed è proprio nell’intento di affermare e difendere il nuovo regime repubblicano che il Savonarola compose, a cavallo tra la fine del 1497 e i primi mesi del 1498, questo trattato sul buon governo della città di Firenze. E per renderlo comprensibile a tutti e dargli quindi maggiore diffusione, lo scrisse non in latino ma in volgare.
La stabilità politica e l’equilibrio civile erano, per il Savonarola, le assi portanti di quell’ideale progetto che avrebbe dovuto eleggere Firenze a nuova Gerusalemme da cui sarebbe dipartita una grande riforma cristiana.
Autore: Girolamo Savonarola
Curatore: Introduzione di F. Cesati
Anno: 2006
Pagine: 43
Isbn: 978-88-7667-225-5
Edizione: 16°
Collana: Scaffale italiano
Numero Collana: 3