Percorsi linguistici tra Italia e Polonia


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Il volume è stato concepito come omaggio a Stanisław Widłak, il primo linguista-italianista del dopoguerra, fondatore della Cattedra d’Italianistica presso la prestigiosa Università Jagellonica di Cracovia. La raccolta di saggi si presenta però anche una rassegna di temi di linguistica italiana sui quali si sta lavorando attualmente in Polonia; di qui la scelta del titolo, che dà l’idea sia dei viaggi dentro la lingua e la cultura italiana compiuti dal docente, sia delle strade che intraprendono gli studiosi di linguistica italiana in Polonia negli ultimi anni.
Composta da ventiquattro contributi, la miscellanea è suddivisa in quattro categorie tematiche:
1. Lingua e storia della lingua che contiene, nella parte storica, lo studio di lessicografia di Elżbieta Jamrozik, dedicato alle collocazioni e l’esemplificazione nella prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca; la ricerca filologica di Roman Sosnowski svolta sulla lingua di un testo inedito di Piero da Filicaia; la presentazione, ad opera di Marta Kaliska, del percorso didattico proposto da Nowa gramatyka polsko-włoska, manuale di italiano pubblicato nel 1841. Nella parte sincronica di questo gruppo tematico ritroviamo invece una panoramica della norma interpuntiva contenuta nelle grammatiche italiane del XX e XXI secolo di Katarzyna Foremniak e l’articolo di Aleksandra Pronińska che riflette sulla polivalenza dei suffissati italiani in –ino.
2. Insegnamento che racchiude: la ricerca in cui Katarzyna Kwapisz-Osadnik si concentra su aspetti morfosintattici insegnati nel percorso universitario, facendo notare certe debolezze dell’approccio più diffuso; una testimonianza ben documentata sull’importanza che svolge, nella didattica delle lingue, il sapere socialmente condiviso e la conoscenza della realtà socio-culturale di Joanna Jarczyńska; una rassegna dei modi in cui possono essere sfruttate, in ambedue i processi di insegnamento e apprendimento, le innovazioni tecnologiche che offrono i nuovi media, di Aleksandra Kostecka-Szewc; un approfondimento, ad opera di Alicja Paleta, del rapporto tra la comprensione del testo scritto e la didattica della traduzione e, infine, una riflessione sulle relazioni insegnante-discente, esaminate alla luce di vari approcci didattici da Karolina Wolff.
3. Lingua in società – è il gruppo tematico più ampio e nel contempo più variegato internamente, poiché racchiude studi sugli aspetti diatopici, diastratici e diamesici della lingua.
4. Linguistica cognitiva e traduzione, la parte conclusiva del volume, raggruppa contributi che, come quello di Edyta Bocian o Magdalena Bartkowiak-Lerch, si soffermano sulla metafora, oppure, come quello di Małgorzata Karczewska o Sylwia Skuza, sfruttano la metodologia della linguistica cognitiva per l’analisi lessicale.
L’insieme delle ricerche presentate, nonostante la diversità degli approcci linguistici, ha una identità precisa: tutti gli autori si concentrano sull’italiano cercando, attraverso i vari percorsi metodologici, di coglierne i caratteri universali e i caratteri specifici.

Sottotitolo: Studi di linguistica italiana offerti a Stanisław Widłak

Curatore: A cura di Elżbieta Jamrozik e Roman Sosnowski

Anno: 2014

Pagine: 295

Isbn: 978-88-7667-517-1

Edizione:

Collana: Quaderni della Rassegna

Numero Collana: 93