Peter Kuon

L’aura dantesca


26.00

Il volume inizia con una bella citazione « Tu se’ lo mio maestro e’l mio autore, / tu se’ solo colui da cu’ io tolsi / lo bello stilo che m’ha fatto onore » ( Inf. I, 85-87); sono le parole con cui Dante, nella sua Commedia, saluta Virgilio che gli viene in aiuto per guidarlo. Non altrettanto lusinghiere possono considerarsi le parole che Petrarca usa nei confronti di Dante. A differenza di quest’ultimo, infatti, Petrarca tace il suo maestro, anzi sembra quasi rinnegarlo. Eppure sono tanti i lettori che hanno intravisto nei Rerum vulgarium fragmenta una derivazione dantesca. La prima parte di questo lavoro di Peter Kuon, intitolata appunto Petrarca e Dante, intende proprio indagare le ragioni del silenzio di Petrarca su Dante cercando di concretizzare “l’aura dantesca”, per riprendere il titolo del libro, presente nei Rerum vulgarium fragmenta. Kuon riuscirà esaurientemente a dimostrare come la lingua e lo stile dei Fragmenta siano pervasi da numerosi dantismi – rime, parole e situazioni – che richiamano alla memoria diversi contesti della Vita Nova, delle Rime e, soprattutto, della Commedia. Nella seconda parte dell’opera poi ci si sofferma sull’analisi di due situazioni-chiave della Commedia: l’incontro di Dante con Francesca e Paolo e quello con Beatrice nel Paradiso terrestre, per finire poi con un’approfondita analisi sulla narratività petrarchesca di ogni singolo componimento, tema della terza sezione del lavoro. Il lavoro di Peter Kuon, se da una parte sembra voler ridurre Petrarca alla sua “imitatio Dantis” dall’altra ci fa comprendere l’impossibilità di dare il giusto valore alla poesia di Petrarca senza una buona conoscenza della tessitura dantesca ad essa soggiacente.

Sottotitolo: Metamorfosi intertestuali nei Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca

Autore: Peter Kuon

Anno: 2004

Pagine: 287

Isbn: 978-88-7667-188-3

Edizione:

Collana: Resoconti di letteratura italiana

Numero Collana: 3