La variazione nell’italiano e nella sua storia. Varietà e varianti linguistiche e testuali vol. I e II

I volumi raccolgono i testi degli interventi presentati al Congresso SILFI (Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana)  che si è svolto a Napoli, dal 5 al 7 ottobre 2010. Tema dell’incontro, “La variazione nell’italiano e nella sua storia. Varietà e varianti linguistiche e testuali”, analizzata  nella sua molteplicità di aspetti, come dimostrano le sezioni e le sottosezioni tematiche in cui si articolano le due opere.
Dopo un’analisi degli aspetti linguistici della trasmissione del testo in prospettiva variazionale, la prima sezione prosegue con un approccio diacronico della variazione, in rapporto a momenti significativi della storia linguistica, dal Quattrocento all’Ottocento, per poi focalizzarsi  nella lingua letteraria, considerata in termini variazionali, in diverse concrete manifestazioni che dalla Commedia giungono alla narrativa contemporanea.
Alla variazione nei volgari italo-romanzi antichi è dedicata la seconda sezione, nella quale sono riuniti tutti i contributi che considerano aspetti diversi dell’italiano antico, dalle varianti fonologiche, alla morfologia verbale e alla sintassi.
Il secondo volume degli Atti si apre con la terza sezione sull’italiano contemporaneo: qui il saggio innovativo di Angela Ferrari offre un’ampia analisi degli usi della virgola e del punto nello scritto-scritto e nello scritto mediato dalla rete. Gli studi compresi nella sezione IV considerano invece la variazione in rapporto ai nuovi media (fino al fenomeno di Facebook) e all’insegnamento dell’italiano.
Infine, la sezione V, che riguarda la variazione diatopica – considerata anche negli atlanti, nei dizionari e nelle grammatiche – si avvale del magistrale saggio introduttivo di Giovanni Ruffino che dedica la sua attenzione ai vocabolari dialettali e agli atlanti linguistici considerati in una rinnovata integrazione di metodi e prospettive.