Camillo Boito
“Il maestro di setticlavio” e altre novelle veneziane
€12.00
Il libro, il primo della collana “Italiana. Testi di letteratura dalle origini al Novecento”, propone una raccolta di novelle di ambientazione veneziana scritte dal noto architetto Camillo Boito, fratello del più conosciuto poeta e musicista Arrigo, tra il 1876 e il 1891. Ad aprire l’opera è Il maestro di setticlavio, il coronamento della carriera di scrittore di Boito nonché il suo ultimo scritto di narrativa letteraria, composto sul finire dell’Ottocento e apparso per la prima volta nel dicembre del 1891 in “Nuova Antologia”. In un’atmosfera in bilico tra sacro, ironico e macabro, i personaggi (Annibale Chisiola, anziano uomo di musica che dirige il coro della Basilica di San Marco; la sua fedele e modesta nipote Nene; Mirate, ex barcaiolo strozzino e dongiovanni ma anche tenore dalla voce potente da cui la giovane è bramata; infine, l’allievo dell’anziano Chisiola, Luigi Zen, maestro di musica e convinto sostenitore del metodo di lettura musicale del setticlavio) si muovono sulla scena di una Venezia contraddittoria – gremita e chiassosa per la festa del Redentore, ma anche silenziosa e lugubre, dove le luci fioche lanciano sui suoi ciottoli lunghe e spettrali ombre. In una sorta di spettacolo in maschera – per dirla con Giorgio Bassani, che curò l’introduzione al Maestro di setticlavio del 1945 – “si svolge […] quello che potremmo definire l’amara commedia delle illusioni fallite. E rappresentata non già da piacevoli marionette di cartapesta, ma da persone vive di tutta un’umana complessità di sentimenti”.
Meno narrativi in senso stretto e più sperimentali sono invece Il colore a Venezia e Quattr’ore al lido, apparsi per la prima volta con il titolo di “Storielle veneziane” in “Nuova Antologia” rispettivamente nel 1876 e nel 1883. I due racconti, infatti, si impongono al lettore come pagine di divagazione e osservazione artistica che, seppur trovino espressione nella parola scritta, possono essere colte nella loro vera essenza solo se accostate a un’immagine, a colori, sfumature, gradienti, contrasti di luci e ombre.
Uno stile narrativo più classico è quello che, invece, caratterizza Il demonio muto, racconto che Boito scrive nel 1883, insieme a Vade retro Satana, Macchia grigia e Santuario, e caratterizza una stagione dedicata all’occulto e al demoniaco.
Autore: Camillo Boito
Anno: 2012
Pagine: 123
Isbn: 978-88-7667-434-1
Edizione: 8°
Collana: Italiana
Numero Collana: 1