Claudia Murru

Gli eccentrici


23.00

Malinconici, allucinati, visionari; artisti e giornalisti squattrinati, medici d’eccezione, cospiratori e perditempo. Sono solo alcune delle figure che popolano testi e scenografie urbane nel contesto di metà Ottocento. A partire da alcuni ritratti di “eccentrici illustri”, il volume propone un percorso a cavallo tra la Bohème francese e la Scapigliatura italiana. Al centro c’è una categoria letteraria controversa, il fantastico, da cui prenderà forma uno dei filoni riconoscibili della narrativa postunitaria. Le discussioni che contribuiranno a farne un genere letterario, le letture romantiche sul soprannaturale post-illuministico e quelle dei realisti della metà del secolo, vengono rilette sullo sfondo del dialogo (e dello scontro) con la cultura medico-scientifica coeva, riannodando i fili di una partitura complessa. Ripercorrendo il passaggio che, nel contesto italiano, porta da un progetto di letteratura “civile” a un genere di racconti estraneo a qualunque idea di una realtà condivisa, il saggio sfida una comune tendenza ad associare il fantastico unicamente al carisma del soprannaturale, rintracciandone anche le ragioni “realiste”, radicate in una moderna concezione di individuo.

Sottotitolo: Fantastico, bohème e Scapigliatura

Autore: Claudia Murru

Anno: 2024

Pagine: 206

Isbn: 979-12-5496-108-7

Collana: Strumenti di letteratura italiana

Numero Collana: 118