Guglielmo Gorni
Dante nella selva. Il primo canto della “Commedia”
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Esaurito
Le Lecturae Dantis sono ancora una pratica corrente, in più sedi e a ciclo continuo. Devono molto all’origine ottocentesca e alla tradizione del discorso deliberativo: ascoltar pareri, vagliarli e alla fine emettere una sentenza sull’una o l’altra crux dantesca. Vogliamo uscire da questa procedura ordinaria, che privilegia il particolare e mortifica strategie interpretative a più largo raggio? Per leggere il primo canto della Commedia, depositario di enigmi proverbiali, Gorni ha inscenato una conversazione a due voci. Intorno a tre temi famosi – le fiere, la selva, la diritta via – un vecchio “maestro”, Macario, dialoga con uno “scolaro”, Basilio. E si scopre che le fiere non sono tre, bensì una sola; che la selva è ancor più oscura di quanto si crede; che abbandonare la diritta via fu per Dante, sedotto da false immagini di bene, soprattutto un rinunciare alla scrittura, solennemente promessa e a lungo ritardata, del suo “poema sacro”. Da queste allegorie primarie, l’indagine si estende ad altra materia della Commedia e prolunga, in un Prologo e in un Epilogo, l’invenzione dantesca nell’attualità. Con rigore filologico, con dialettica stringente, con una scrittura personalissima.
Autore: Guglielmo Gorni
Anno: 2002
Pagine: 96
Isbn: 978-88-7667-123-4
Edizione: 8°
Collana: Resoconti di letteratura italiana
Numero Collana: 1