Dante e il cinema
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Dante Alighieri ha da sempre catturato l’interesse del mondo del cinema: complesso e ambizioso il progetto di dare vita, attraverso la pellicola, alle visioni forti e ai drammi umani della Commedia. Ci hanno provato diversi sceneggiatori e registi, con alterne fortune, ultimo l’italiano Pupi Avati.
Il volume indaga le tentazioni dantesche, più o meno riuscite negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi balcanici e in quelli scandinavi.
Intenso e affascinante il rapporto tra Fellini e Dante: due maestri, due artisti che il critico cinematografico Brunetta accosta quando scrive: «Dante ha scritto la Vita nova, Fellini, nel mezzo del cammin della sua vita, realizza La dolce vita e Otto e mezzo, con ogni probabilità i film più danteschi della storia del cinema».
Ma forte anche il legame tra un altro attore/regista italiano con Dante: Roberto Benigni, cui nel volume è dedicato un capitolo. Benigni legge magistralmente Dante e lo “narra” sulle pubbliche piazze, con forse l’inconfessato disegno di dedicare al “sommo poeta” una sua prossima pellicola.
Curatore: A cura di Antonio Sorella
Anno: 2023
Pagine: 223
Isbn: 979-12-5496-065-3
Collana: Italianistica.it
Numero Collana: 7