Da Calvino agli ipertesti
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La stagione postmoderna in Italia, come si è più volte scritto, comincia con gli anni ’80. Non vi è testimone o artista più attento di Pier Vittorio Tondelli. Altro grande protagonista di quegli anni è Enrico Palandri che, non a caso, apre la serie dei saggi contenuti in questo volume. È lo studioso belga Bart Van den Bossche a piantare il paletto d’avvio della postmodernità, la linea di confine, con il suo saggio Calvino e la fiaba tra il moderno e il postmoderno. A Calvino vengono dietro Celati, Magris, Camilleri, Pazzi, Tabucchi, Duranti, Erri De Luca, Rossana Campo, Paola Capriolo. Di Søren Mathiassen è il saggio conclusivo del volume dal titolo: Dopo i cannibali. Tendenze nella giovane narrativa contemporanea: Stefano Massaron, Guido Conti e Paolo Nori.
Sottotitolo: Prospettive della postmodernità nella letteratura italiana
Curatore: A cura di L. Rorato e S. Storchi
Anno: 2002
Pagine: 232
Isbn: 978-88-7667-134-0
Edizione: 8°
Collana: Quaderni della Rassegna
Numero Collana: 25