Boccaccio e Napoli
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Dopo Firenze, Napoli è senza dubbio la principale città nell’esperienza biografica e culturale di Giovanni Boccaccio.
Giunto nella capitale del Regno nel 1327, vi si trattenne fino al 1341, quando fece ritorno a Firenze. Dopo tredici anni, dunque, Boccaccio lasciava Napoli: città che sarebbe rimasta per tutta la vita la Gerusalemme terrena perduta e sempre desiderata.
Dalla fine del terzo decennio e fin quasi alle ultime settimane di vita, l’esperienza di Boccaccio rimane dunque fissata su Napoli e il suo ambiente culturale. Dalla Caccia di Diana al Filostrato e al Filocolo; dall’Elegia di madonna Fiammetta all’Amorosa visione; dalle Genealogie al De casibus e al De mulieribus claris: la lunga produzione volgare e latina dell’autore ha sempre ruotato intorno alla capitale angioina.
Questo libro raccoglie gli interventi di storici, storici dell’arte, filologi romanzi, esperti della lingua e della letteratura trecentesca, riunitisi a Napoli e a Fisciano in occasione del VII Centenario della nascita di Boccaccio (1313-2013) per restituire il pieno profilo di questo “autore di due città”, saldamente radicato nell’ambiente e nel clima fiorentino, ma al contempo perfettamente padrone dei caratteri della cultura napoletana.
Sottotitolo: Nuovi materiali per la storia culturale di Napoli nel TrecentoAtti del Convegno Boccaccio angioino. Per il VII centenario della nascita di Giovanni Boccaccio, Napoli-Salerno, 23-25 ottobre 2013
Curatore: A cura di G. Alfano, E. Grimaldi, S. Martelli, A. Mazzucchi, M. Palumbo, A. Perriccioli Saggese, C. Vecce
Anno: 2015
Pagine: 448
Isbn: 978-88-7667-518-8
Edizione: 8°
Collana: Quaderni della Rassegna
Numero Collana: 95