AA.VV.
Boccaccio e la Francia
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Boccaccio senza la Francia – una Francia in primo luogo “napoletana” e “angioina” – non sarebbe “quel” Boccaccio, che ci è noto. I motivi che percorrono l’opera e e la poetica boccacciana sarebbero senz’altro del tutto diversi.
Ma anche la Francia senza Boccaccio, almeno la sua letteratura, avrebbe assunto una fisionomia differente. La cultura francese è ovviamente romanza (in lingua d’oïl, prevalentemente, d’oc ogni tanto), ma è anche su larga scala mediolatina.
La commedia elegiaca, che precede la commedia classica nella cronologia degli interessi “comici” dell’autore del Decameron, merita di essere indagata con particolare attenzione. Fornisce personaggi e motivi, come pure il bagaglio retorico e poetico proveniente dalla scuola di Orléans, dove tale commedia era in auge. Anche il Roman de la Rose offre spunti e mette radici nell’opera di Boccaccio.
Dalla cultura francese, che all’epoca è in primis franco-napoletana (angioina), Boccaccio riceve gli strumenti e le sollecitazioni per le sue storie che costituiranno il materiale delle novelle del Decameron.
Non sarà dunque un caso se nella novella di apertura del Decameron, il protagonista che potrebbe essere un’immagine rovesciata e parodica dello scrittore, sia “francese”.
Sottotitolo: Boccacce et la France
Autore: AA.VV.
Curatore: A cura di Philippe Guérin e Anne Robin
Anno: 2017
Pagine: 371
Isbn: 978-88-7667-654-3
Edizione: 8°
Collana: Quaderni della Rassegna