di Franco Cesati Editore
Noi redattori non lavoriamo solo con carta e penna, ma anche con mouse e tastiera. Quando impaginiamo un libro abbiamo a disposizione molte funzioni. Ad alcune siamo più affezionati che ad altre. Ecco le nostre tre preferite.
Modifica maiuscole/minuscole: immaginiamo il testo come un prato, e le maiuscole come delle erbe (più o meno) spontanee che spuntano qua e là, e poi crescono – a volte a dismisura sotto la penna dell’autore – e si danno anche un tono. Il redattore è il giardiniere, e il comando modifica maiuscole/minuscole il tagliaerba, con cui livellare (uniformare) il “manto” testuale, eliminando i ciuffi più alti e indisciplinati; avendo però cura di salvarli dalla falce del ctrl + ù, quando serve: quando le maiuscole – le nostre erbe spontanee – sono davvero necessarie.
Trova/Sostituisci: si tratta della funzione salva-tempo per eccellenza: ciò vuol dire che il redattore che se ne serve guadagna preziosi minuti da dedicare alla sua pausa caffè. Capita spesso, infatti, di dover correggere sull’impaginato un “errore” che si ripete più volte. Tipicamente, ad esempio, tra le operazioni preliminari di revisione di una bozza in formato elettronico rientra la sostituzione di tutti i doppi spazi con uno spazio semplice, di tutti gli accenti gravi (potè) in accenti acuti (poté), di tutte le virgole da corsivo in tondo, etc. Il Trova/Sostituisci permette quindi di intervenire una volta per tutte e offre la garanzia di un’uniformità interna sempre verificabile. Le sue formule di ricerca (alcune richiedono una laurea in ingegneria elettronica) consentono un numero potenzialmente infinito di sequenze di testo che è possibile trovare nel documento ed eventualmente sostituire. Insomma, se fossimo in un fantasy, questa funzione sarebbe la vera “bacchetta magica” del redattore.
Incolla senza formattazione: è un comando (da tastiera ctrl + maiusc + v) dal grande spirito di adattamento. Permette di incollare un testo tagliato o copiato tralasciandone la formattazione, che viene invece solitamente trasferita in un normale copia/incolla. Tramite questa funzione il testo incollato arriverà alla meta senza portarsi dietro la zavorra di stile, carattere, dimensione con cui era partito, prescindendo dal bagaglio di maiuscoli, maiuscoletti, grassetti, sottolineati e quant’altro. Ma non è tutto. Si riadatterà infatti in modo “incontaminato” al nuovo contesto in cui si troverà a esistere, adeguando la propria forma alla veste grafica di arrivo. Un copia/incolla camaleontico che permette al testo di mettersi “nei panni dell’altro” senza pregiudizi. Ci vorrebbe anche per gli esseri umani.