Il programma Marco Polo Turandot
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Il programma Marco Polo Turandot ha compiuto quindici anni. Grazie a questo più di ventimila studenti cinesi hanno ottenuto un visto speciale per studiare l’italiano prima di iscriversi a Università, Accademie di Belle Arti e Conservatori. Questo volume è scritto da ricercatori, docenti ed esperti che hanno visto nascere il programma e che oggi riflettono su cosa è cambiato e su cosa deve ancora cambiare dal punto di vista dell’accoglienza, delle politiche linguistiche e della ricerca sull’insegnamento dell’italiano agli studenti cinesi.
Oggi esistono diversi studi svolti con protocolli scientifici (replicabili) sull’acquisizione dell’italiano da parte degli studenti cinesi del programma MPT. Il presente volume ne raccoglie alcuni e li presenta al pubblico anche dei non specialisti. Questi studi suggeriscono che non è tanto la distanza tipologica tra cinese e italiano a rendere difficile l’apprendimento dell’italiano. È piuttosto quello che lo studente cinese ha fatto in Cina e come decide di vivere in Italia a rendere il compito dell’apprendimento linguistico possibile o impossibile.
Il MPT ha enormi meriti storici, culturali, accademici, sociali ed economici. Ne va dato atto ai suoi inventori e ai suoi attuali promotori. Forse però è giunto il momento che questo programma gradualmente confluisca in un Foundation Year Program ben strutturato e normato, in cui gli studenti non siano separati per nazionalità e lingua. Così almeno recita il secondo punto del Manifesto per l’insegnamento dell’Italiano agli studenti internazionali, sottoscritto nel 2015 da 34 università italiane.
Sottotitolo: Quindici anni di ricerca acquisizionale
Curatore: A cura di Stefano Rastelli
Anno: 2021
Pagine: 248
Isbn: 978-88-7667-889-9
Collana: Quaderni della Rassegna
Numero Collana: 185