Silvia Contarini
Scrivere al tempo della globalizzazione
€20.00
Nell’arco di un quarto di secolo, ondate migratorie successive hanno trasformato un fenomeno episodico in una condizione strutturale dell’Italia contemporanea. I flussi (di persone ma anche di merci e culture) hanno avuto (e hanno tuttora) notevolissimo impatto su società, politica, economia, demografia, cultura. E sulla letteratura? È cambiata in questi ultimi vent’anni la letteratura italiana? Interroga il mondo in trasformazione? Si adatta? Reagisce? Innesca la propria forza diagnostica? La risposta a queste domande non è semplice, implica privilegiare approcci interdisciplinari e considerare gli effetti della globalizzazione su rapporti egemonici, geopolitica della conoscenza, cultura, lingua e canone nazionali.
Le problematiche con cui dialogano le produzioni letterarie italiane ipercontemporanee, di cui nel presente volume si propone una lettura critica, sono il riflesso di un’Italia che (non) cambia, di un Paese attraversato da trasformazioni mondiali più subite che volute, cui talvolta resiste, talvolta si arrende, ma di cui sa anche approfittare per rinnovarsi e reinventarsi. In questo spazio evolutivo e cangiante, l’immaginario letterario è luogo privilegiato di decostruzione e creazione. In questo spazio, nuove prospettive teorico-critiche, collegando temporalità e spazialità, passato e presente, colonizzazioni, migrazioni, Sud endogeno e Sud del mondo, ridefinizioni identitarie e circolazione mondiale di culture omologanti, aprono fertili piste di riflessione.
Sottotitolo: Narrativa italiana dei primi anni Duemila
Autore: Silvia Contarini
Anno: 2019
Pagine: 180
Isbn: 978-88-7667780-9
Collana: Strumenti di letteratura italiana